Escursione a San Severino di Centola dal Lido del Poggio

San Severino di CentolaChi ama scoprire i borghi antichi e perdersi in luoghi dalla magia senza tempo può dedicare mezza giornata della sua permanenza nel Cilento presso il Lido del Poggio alla visita di San Severino di Centola. Il paesino si trova a meno di venti minuti d’auto da Marina di Camerota: è quindi l’alternativa ideale alla spiaggia, magari in un pomeriggio nuvoloso.

San Severino è una delle quattro frazioni del comune di Centola (insieme a Forìa, San Nicola di Centola e Palinuro), che concentra in pochi chilometri una grande varietà paesaggistica, dal mare ai monti. Il borgo medievale si erge su uno sperone roccioso, posizionato nella Valle del Mingardo, sui dirupi della “Gola del Furlo”. Lo hanno definito il “paese museo”, in quanto è disabitato da ormai mezzo secolo, dopo essersi progressivamente svuotato a seguito di continui smottamenti. Oggi ritrova vita grazie ai numerosi turisti che lo visitano e all’opera di un’associazione che si occupa della manutenzione e della promozione turistica.

San Severino di Centola, le cui origini risalgono al X-XI secolo, fu fondato intorno al 1045 dal normanno Turgisio, approdatovi al seguito di Roberto il Guiscardo. Il suo nome deriva dalla famiglia Sanseverino, che restò in possesso di questi e di altri feudi dell’Italia meridionale fino al 1400. Il borgo è passato poi nelle mani di Normanni, Svevi e Aragonesi. Questa roccia venne scelta come luogo diSan Severino di Centola insediamento in quanto costituiva un vero capolavoro di strategia militare. Lo sperone roccioso era infatti sormontato da una torre longobarda, di cui si conservano oggi pochi resti, che grazie alla sua altezza permetteva di controllare tutte le vie di comunicazione, sia via mare che via terra. Per accrescere ulteriormente la capacità difensiva della roccia, fu poi costruito un castello su un altro strapiombo, affacciato sulle Forre del Mingardo. Torre e castello di San Severino erano fortini inaccessibili e da qui si mantenevano i contatti con le torri costiere e i castelli di Roccagloriosa, della Molpa e di Camerota.

Per chi opta per questa meta, la visita turistica del borgo parte dai resti del Castello, che domina maestoso. Da qui si ammira un incantevole panorama che ricorda un presepe, quindi si imboccano le caratteristiche vie del paese, dove si scorgono i resti delle abitazioni, e si guadagna la parte alta del borgo, zona in cui un tempo si concentrava la vita del paese. Percorrendo le scale che si inerpicano sulla rupe, ci si imbatte nella vecchia Chiesa di Santa Maria degli Angeli, poi sostituita da una nuova costruzione. Quindi il tour termina incontrando il vecchio Palazzo Baronale e, ai piedi della montagna, un crocicchio con un enorme crocefisso di bronzo, opera di un artista locale. Se ci si trova in zona ad agosto, oltre alla vista si potrebbe accontentare anche il palato: in quel mese a San Severino si svolge infatti l’ottima sagra del prosciutto paesano.   

 Marina di Camerota e dintorni, millenni di storia e cultura chiamati: Cilento.

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