Escursione a Palinuro dal Lido del Poggio

Chi trascorre un periodo di villeggiatura a Marina di Camerota quasi sempre ha modo di scoprire anche la vicina Palinuro, raggiungibile in un quarto d’ora di auto oppure via mare.

A chi decide di trascorrervi una giornata o almeno qualche ora, si consiglia una visita al suggestivo Arco Naturale e un’escursione alle Grotte di Palinuro. Le Grotte si possono raggiungere o dal porto di Palinuro o direttamente da quello di Marina di Camerota, con apposite imbarcazioni, che talvolta comprendono anche la sosta alla spiaggia del Buon dormire di Palinuro, o a Baia Infreschi e a Cala Bianca di Marina.

Palinuro conta ben 35 grotte marine, rappresentando così uno dei punti di maggiore interesse speleomarino d’Europa. La principale è la cosiddetta “Grotta Azzurra”, così chiamata per la tonalità di azzurro quasi irreale che assumono le acque al suo interno, tonalità che presenta sfumature diverse a seconda dell’ora del giorno in cui è visitata. La grotta si apre sul fianco settentrionale di Punta della Quaglia e si estende per 85 metri in lunghezza e 90 in larghezza, comprendendo anche sorgenti sulfuree. Fra le grotte più suggestive, citiamo poi: la Grotta del Sangue, che si distingue per le caratteristiche pareti interne color rosso sangue; la Grotta Sulfurea, principale testimonianza della presenza del fenomeno idrotermale; la Grotta dei Monaci, al cui interno si sono andate a creare delle curiose formazioni stalagmitiche, alle quali sono state attribuite le sembianze di fraticelli avvolti nel saio. E ancora, la Sala della Neve, detta così per il particolare “effetto nevicata”, prodotto dalla pellicola che si forma sulle pareti a contatto con l’acqua sulfurea; la Grotta della Cattedrale, che – per la forma delle aperture – ricorda appunto la maestosità di una cattedrale. C’è poi la Grotta Viola, che assume la sua singolare colorazione per la presenza di manganese sulle pareti interne; la Grotta Preistorica o delle Ossa, caratterizzata da sedimenti fossili che portano testimonianza del passaggio dell’uomo primitivo. Il promontorio – grazie all’ambiente marino incontaminato – custodisce inoltre preziosi tesori faunistici come corallo rosso, gorgonie gialle, verdi e rosse; e specie marine come aragoste, granchi, cernie, dentici e ricciole.

Passando all’Arco Naturale, esso si raggiunge invece via terra ed è una maestosa costruzione rocciosa, la quale racchiude una caletta incontaminata, luogo di riposo e di nidificazione per i gabbiani e le rondini. L’Arco offre un punto di vista spettacolare e privilegiato sull’altro versante della costa. Inoltre, proprio nelle sue vicinanze, nei pressi della foce del fiume Mingardo, si trova una suggestiva spiaggia di sabbia e sassi, che è stata set di grandi kolossal mitologici come “Gli argonauti 2”, “Ercole alla conquista di Atlantide” e “Scontro di titani”.

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